Perdita dell’udito? Non ha età

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08 Mar Perdita dell’udito? Non ha età

Lo chiamano il gap generazionale e fa sì che ogni generazione, da sempre (da molto prima che i Beatles debuttassero al The Ed Sullivan Show!) guardi il mondo con occhio diverso rispetto alla generazione precedente o successiva. Quando si parla di perdita dell’udito, però, le generazioni sono più simili di quanto si potrebbe pensare.

Ogni gruppo ha dovuto affrontare la perdita dell’udito a causa di diversi fattori: dalla prolungata esposizione al rumore, ai farmaci assunti, dallo stile di vita e aall’età del sistema uditivo. Tra i motivi che portano a tale perdita, vi sono anche eventi mondiali e influenze esterne, ambientali.

In un viaggio attraverso le generazioni, scorriamo le problematiche di ogni generazione.

 

  1. The Greatest Generation 1901-1945

 Sono i nostri nonni e bisnonni Cresciuti durante Grande Depressione, hanno combattuto la Seconda Guerra Mondiale. Tom Brokaw li chiamò “The Greatest Generation” e scrisse un libro con lo stesso titolo, descrivendoli come frugali e morali, perché compivano azioni semplicemente in quanto era la cosa giusta da fare.

Ipoacusia indotta dal rumore

Qualcuno ha combattuto Seconda Guerra Mondiale, qualcun altro è rimasto a casa a tenere accesi i fuochi domestici e ha contribuito a rendere fiorente l’economia lavorando in fabbrica. Per questa generazione, la perdita dell’udito è stata causata perlopiù dal rumore e dalla continua esposizione a traumi uditivi affrontati sul fronte di battaglia o nelle industrie.

Presbiacusia

La presbiacusia è invece una perdita dell’udito correlata all’età che si verifica progressivamente. Colpisce più frequentemente nelle persone dai 65 anni in su. Tra gli appartenenti alla Greatest Generation (oggi ultrasettantenni), se ne contano molti. Sono coloro che durante la Seconda Guerra Mondiale non sono stati sottoposti a colpi di mortai da campo o al forte clangore dei macchinari della fabbrica.

La tecnologia per apparecchi acustici per i “The Greatest”

Sebbene il primo apparecchio acustico elettronico abbia fatto il suo ingresso nel 1870, dopo l’invenzione del telefono e del microfono, è stata questa generazione a vedere l’invenzione di un apparecchio acustico a valvole. Sarà dell’ingegnere navale Earl Hanson lo sviluppo di una tromba portatile da sette libbre, più “maneggevole” del primo apparecchio acustico amplificato elettronicamente, creato nel 1913 da Siemens.

 

  1. Baby Boomers: 1946-1964

Come una reazione spontanea alla pace mondiale, alcuni paesi (tra cui Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda) hanno sperimentato un picco dei tassi di natalità subito dopo la seconda guerra mondiale – da qui il termine “Baby Boomers”. Il termine si riferisce a circa 76 milioni di americani nati tra il 1945-64 che hanno segnato l’inizio di un drammatico cambiamento sociale.

Baby Boomers: droga ototossica

La sottocultura hippie nata negli anni ’60 era nota per l’uso di droga e il rock psichedelico. Sebbene i veri hippie fossero spesso ecologisti e vegetariani, consumavano stupefacenti e sostanze che compromettevano la salute dell’udito. L’uso di LSD, mescalina e PCP influisce infatti sul sistema circolatorio aumentando la pressione sanguigna, che può essere dannosa per la salute dell’udito.

Ipoacusia indotta dal rumore

Questa è la generazione che ha visto nascere Rock and Roll. I Baby Boomers non erano soggetti allo stesso tipo di perdita dell’udito causata dal rumore (NIHL) della generazione precedente, ma la loro musica ad alto volume distruggeva alcune cellule ciliate dell’orecchio interno.

E intanto i veterani del Vietnam tornavano a casa accusando una varietà di disabilità fisiche e psicologiche come l’acufene, che procura ronzio nelle orecchie e che spesso accompagna un grado di perdita dell’udito. Secondo il Department of Veterans Affairs degli Stati Uniti, l’acufene è la disabilità numero uno per i veterani che ricevono un compenso alla fine del 2012

La tecnologia di apparecchi acustici per i “Baby Boomers”

Sono gli anni del progresso: gli apparecchi acustici a transistor sono nati nel 1948. Sebbene i Baby Boomers fossero troppo giovani per avere bisogno di ricorrervi, dobbiamo ringraziare questa generazione per la loro diligenza nel perfezionarli. Erano più piccoli, richiedevano meno energia e subivano meno distorsioni rispetto agli apparecchi acustici valvolari.

Il Baby Boomers è cresciuto con Lee Majors nel ruolo di Six-Million Dollar Man e Lindsay Wagner nella parte di Bionic Woman. Di conseguenza, Boomer di oggi non ha difficoltà a convivere con protesi al ginocchio o all’anca, a ricorrere a chirurgia Lasik per gli occhi o agli apparecchi acustici digitali praticamente invisibili, con tecnologia Bluetooth, che si collegano in modalità wireless a tutti i loro dispositivi elettronici personali preferiti.

 

  1. Generazione X: 1965-1983

Questo gruppo di età ha visto l’emergere di MTV e dei mass media così come la fine della Guerra Fredda. Internet ha fatto il suo esordio in questo periodo, così come i videogiochi.

Generazione X: ipoacusia legata alla salute

L’obesità, il diabete e le malattie cardiache sono patologie comuni per la Generazione X. Negli anni, si è iniziato a capire in che modo la salute generale influisca su quella della salute uditiva e si è così iniziato a fare passi avanti verso il miglioramento di entrambi.

Tecnologia degli apparecchi acustici per la Generazione X

L’apparecchio acustico a sei canali fu sviluppato nel 1975 da Daniel Graupe e nel 1982, alla City University di New York, fu creato il primo apparecchio acustico digitale in tempo reale. Da allora, la tecnologia dell’udito digitale ha continuato a migliorare la qualità della vita delle persone con problemi di udito, indipendentemente dalla loro età.

 

  1. Generazione Y: 1984-2004

 

È questa l’era dell’informazione, con la nascita dei social media e la globalizzazione digitale. Questa generazione, chiamata dei Millennials, è abituata ad avere il mondo a portata di mano ed è abituata ad usare gli auricolari per restare connessa con i propri dispositivi (cellulari, pc, tablet).

Generazione Y: perdita dell’udito dovuta al rumore

Come risultato della stimolazione audio costante, questa generazione potrebbe essere la più vulnerabile allo sviluppo della perdita dell’udito causata dal rumore. I genitori stanno diventando più diligenti nel monitorare il volume sui dispositivi elettronici personali dei propri figli, specialmente quando vengono utilizzati con auricolari. La prevenzione è un argomento molto attuale tra i professionisti dell’udito.

Audiologi come Corry Wilcox, M.A., CCC-A, della Audiology Associates di Lancaster in Ohio, visitano le scuole locali, parlano direttamente ai bambini della perdita dell’udito causata dal rumore e danno loro tappi per le orecchie.

Generazione Y: la perdita dell’udito non discrimina

Indipendentemente dall’età, dalla propria visione del mondo o da dal proprio vissuto, la perdita dell’udito può creare delle sfide comunicative e può persino influire sul benessere emotivo. La buona notizia è che l’aiuto è disponibile per le persone di tutte le età.

Consulta il nostro centro per trovare un professionista dell’udito vicino a te e ottenere il miglioramento nella qualità della tua vita.

 

Fonti: Debbie Clason, scrittrice, Healthy Hearing