La fornitura dei sussidi protesici è disciplinata dal Nomenclatore Tariffario strumento previsto dall’art. n. 26 della legge 833, 23.12.1978; esso è emanato come decreto del Ministero della Sanità, sentito il parere del Consiglio Sanitario Nazionale.
Il Nomenclatore Tariffario fornisce le indicazioni per effettuare correttamente la prescrizione protesica, le tariffe e i tempi minimi per la sostituzione delle protesi.
Il vigente Nomenclatore non prevede limiti minimi di perdita uditiva per la concessione della protesi acustica.
Per gli apparecchi acustici cinque anni; per i sistemi FM/IR e DTS otto anni. Per gli adulti è previsto il rinnovo della fornitura una sola volta nell’arco di validità per smarrimento o rottura accidentale o usura particolare non convenientemente riparabile. È anche previsto il rinnovo in tempi inferiori ai cinque anni in base a precisa relazione dello specialista che attesti variate necessità rieducative o variate condizioni psicofisiche. Per i minori non esistono limitazioni né legate ai tempi di rinnovo né legate a riconoscimento di invalidità.
Nel verbale di riconoscimento dello stato di invalidità con percentuale uguale o maggiore del 34% deve essere esplicitamente espressa la patologia “ipoacusia”; in caso contrario, l’invalido dovrà essere rivalutato dalla Commissione medica che annoterà su un nuovo verbale la sopravvenuta ipoacusia; ciò deve essere fatto anche se la percentuale d’invalidità è già maggiore del 34%.
Gli invalidi affetti da cofosi (assenza di qualsiasi residuo uditivo utilizzabile da entrambi i lati) non hanno diritto alla fornitura protesica.
Per accelerare la fornitura protesica la Commissione medica, nel caso la percentuale di invalidità sia maggiore del 34%, può rilasciare una dichiarazione di accertata invalidità che eviterà un’inutile attesa per l’avvio del verbale (art. 2 comma 1 punto C, D.M. n. 332/1999).
L’assistito può scegliere un apparecchio più sofisticato rispetto a quanto previsto dal Nomenclatore e sostenere il costo del conguaglio.
Sono riconducibili gli apparecchi endoauricolari e retroauricolari con più di 4 regolazioni, ovvero che siano programmabili o digitali.
Dispositivi medici acquistati: occhiali e lenti a contatto, apparecchi acustici, prodotti ortopedici (stampelle, tutori ecc.), bende, siringhe, apparecchi per la pressione, aerosol, materassi antidecubito, ecc., purché dotati di marcatura CE.
Prevedono la fornitura a carico dell’ente convenzionato con le modalità specifiche dell’ente.
Un assistente sociale sarà in grado di fornirvi supporto per il completamento di qualsiasi pratica necessaria.